30 ottobre, 2012

Il mio SCRIVERE: atto dovuto!

Scrivere è un atto liberatorio che purtroppo scioglie la carne e mostra ciò che si cela al di sotto.

Ci sono momenti in cui le parole scivolano fuori, parole intrappolate nella mente che si attorcigliano tra i pensieri: le lettere si sovrappongono, le frasi si slegano, il senso si perde, le virgole saltano e il tutto diventa un fluttuare caotico di versi.

I momenti in cui accade questo meccanismo sono i più sinceri per chi scrive e i più torbidi per chi legge.

Scrivere diventa una necessità per fare ordine, per catalogare le idee..  
Si scrive per se stessi oppure

buttar giù parole diventa un'impresa artefatta,
è parlare da soli davanti ad uno specchio...
ecco perché non vi è cosa più intima che scrivere.

Quando inizio ad imbrattare carta nasce dentro me la speranza che anche una sola persona possa recepire il mio pensiero e accettarmi per quel che penso e per quel che sono. 
Dietro ad ogni foglio vi è una confessione verso se stessi e verso il mondo, ed ogni riga nasce dal sentimento. 
Spesso sono rabbia e confusione che mi spingono ad iniziare, se soffro piango, se mi sento felice sorrido, ma se sono smarrita o rabbiosa è alla carta che affido il mio pensiero.

Come un oracolo a Lei pongo domande a cui non potrà mai rispondere.

Scrivo solitamente la notte quando nessun rumore si contrappone tra me e la mia mente, quando nessuna distrazione può compromettere quel che sento di dover dire.
Non sono in grado di scrivere sempre e comunque, non potrei mai scrivere a comando né tantomeno potrei avere scadenze da rispettare; è il mio umore che detta alla mia mano.

Ecco perché sostengo che la parte torbida tocca al mio lettore.
Egli può accogliere la mia anima, svelarmi e di conseguenza accettare o rinnegarmi. 

Egli avrà il meglio e il peggio di me ma di una cosa può star certo: la mia autenticità.
"Verba volant, scripta manent" una volta impresso un pensiero non si può tornare indietro, non ci si può nascondere dietro a giochi di parole, non ci si può arrampicare sugli specchi, è concesso solo sperare di esser compresi.

La scrittura è la mia corazza, è un muro illusorio che permette a chi legge di guardare al di qua per carpire la mia realtà


Sono dell'idea, come tanti relativisti, che la realtà, così come la verità sia un elemento soggettivo.
Siamo in continuo mutamento, non siamo mai la stessa persona, la crescita, la curiosità, le situazioni, le esperienze scolpiscono il nostro corpo, il nostro spirito e la nostra visione della vita, ecco perché penso che tutto sia relativo.
Quel che affido alla carta è vero mentre lo scrivo, magari è reale solo in determinati stati d'animo o può valere solo per determinati periodi: è uno dei motivi per cui ho eliminato tanti miei scritti. 

Rileggendo mi accorgevo di non vedere più con gli stessi occhi, mi sentivo stupida per aver pensato e scritto determinate sensazioni... anche se mentre le scrivevo erano autentiche. 


Solo pochi amici hanno avuto il permesso di sbirciare tra i miei fogli. 

Solo coloro in grado di analizzare, accettare e vedere oltre possono addentrarsi nel mio mondo incoerente.
Nessuno ama esser giudicato, soprattutto chi si spoglia di ogni maschera come faccio io quando mi ritrovo davanti ad un foglio bianco. 

Con fiducia ho aperto la porta della mia mente a persone "limitate" da una visione lineare delle cose ottenendo magri confronti e raccogliendo perplessità, incomprensione, scetticismo, derisione.. tutti effetti che tendono a riportarmi dietro a quel muro illusorio nell'attesa di una persona speciale.
Badate bene, quel che rende una persona speciale, dal mio punto di vista, non è il condividere il mio stesso pensiero ma l'accettarlo senza se e senza ma, in quanto si tratta del mio percorso, della mia vita in un determinato tempo e in un preciso spazio.

Fortunatamente in questo mondo non vagano solo individui ottusi ed egoisti e incrociare anime evolute non è cosa impossibile, certo è che non servirà più di una mano per contarle! 

 
 

10 ottobre, 2012

Onestà ed estinzione

Una presenza amica che accolga ogni parola che mi ascolti, che raccolga quel che sgorga spontaneo dalla mia voce, dalla mia penna o dai miei tasti.
Una presenza sconosciuta, una mente sgombra che ignori chi io sia, ciò che ero e quel che sarò.
Una persona che non conosca i miei schemi, che non mi dica ciò che voglio sentirmi dire che non tenti di adularmi o manipolarmi.
Qualcuno privo di giudizi e pregiudizi che non si sostituisca a Dio e voglia semplicemente ascoltare i miei passi in questo mondo.
Una persona onesta:
un essere umano in via di estinzione.

29 settembre, 2012

Perdere e Trovare

E ad un certo punto l'illuminazione!
Sai esattamente cosa fare, attendi solo che il coraggio varchi la soglia.
Arrivati al punto di saturazione anche la sofferenza diventa indifferenza.
Smetti di pensare alle conseguenze,
distruggi le ragnatele che ti legano agli affetti e lasci tutto alle spalle.
Dimenticare, così come ricordare, sono esercizi per la mente,
se vuoi smettere di soffrire puoi solo dimenticare.
Non c'è niente di peggio che essersi trovati ed essersi perduti.
Solo illusioni di menti rimaste bambine, che anelano il lontano e perdono il vicino.
Che esseri stupidi..

28 settembre, 2012

Condanna e illusione...

Condannati a restare, condannati a partire
uniti e inseparabili
diversi e divisi.
Spirito e carne si mescolano, si fondono
si aggrovigliano e infine si sciolgono.

L'uno dentro l'altro.
Ma maggiore è la salita peggiore è la caduta.
non vi è mai la certezza di rialzarsi.
Il domani si oscura e cadiamo nell'oblio,
ancora una volta.
Offuschiamo la mente in cerca di pace ma
quel che conserviamo è l'ideale, il ricordo
di qualcosa mai avvenuto di cui sentiamo la mancanza.
E' impossibile ritrovarsi su questo mondo terreno,
per questo mi affido alle anime,
pure e profonde.
L'anima non sa portare maschere, l'anima non soffre,
non inganna,
l'anima non si piega né allo spazio né al tempo.
Siamo stati deviati fin dai primi pensieri,
e superati certi limiti non vi è possibilità di retrocedere.
Chiudere porte, alcune riaprirle altre murarle
perdiamo le chiavi per giungere all'equilibrio,
infame.
Creature incomplete, vaganti incomprese
questa è la più grande condanna!

L'ATTESA...

Vagare erranti alla ricerca dell'occasione massima, di una svolta per iniziare ad essere i protagonisti di qualcosa.
Piegarsi, perdersi per poi ritrovarsi.  Infinite volte.
L'Illusione si insinua tra le menti insoddisfatte divenendo il lato macabro della vita.
Cosa siamo? Cosa cerchiamo?
Perdiamo il presente ad ogni secondo che scorre, speriamo nel futuro ma siamo morti nel passato.


La vita è un libro.
Ogni libro ha qualcosa da dire 

per quanto possa essere sottile, superficiale, tragico o insensato, 
e noi
ad ogni risveglio e senza inchiostro,
iniziamo a scrivere.
Inconsapevoli.
Occupiamo il tempo senza viverlo,in una veglia poco vigile
sottomessa alle banalità dello stesso Vivere.


C'è chi si abbandona alla rabbia,
chi si culla nell'amore,
chi annega nell'odio e chi giace nel dolore.
Tra mille sentimenti Apatia e Insofferenza sono le peggiori.
Nascono dentro e portano freddo dove prima ardeva il fuoco, portano sete dove prima c'era l'acqua.
Le sfumature dei sentimenti ingrigiscono, diventano meno ovvie
e l'unica sensazione palpabile è una continua solitudine.
Solitudine amica d'infanzia non mi perderai mai. Sei l'unica certezza.

28 luglio, 2011

28 luglio_Un pomeriggio...

Un recinto di alberi giovani
le prime mele quasi mature si dondolano sullo strapiombo
Macchie di rosso tra le verdi fronde in lontananza.
Il vento oscilla, parla e
trasporta profumi: erba secca e linfa viva
si fondono.
Estate, l'equilibrio tra la vita e la morte
quando ancora tutto nasce e qualcosa inizia a morire.

Gli abeti sullo sfondo svettano paralleli al campanile,
le viti seguono la pendenza del panorama
l'uva si colora di giorno in giorno.

Son seduta su un tappeto di foglie secche
tra i nuovi germogli

Una formica curiosa si arrampica sul mio braccio,
un branco di grilli si occupa del sottofondo
sembra seguire i mutamenti del Vento

C'è un fico all'entrata della radura,
prima di salutare il mio giardino segreto
cercherò qualche frutto maturo.

La terra è ancora umida sotto le foglie
carica dell'acqua che da due mesi si schianta al suolo
ogni giorno.
Mattino o sera, con la luce o col buio l'acqua scroscia sui tetti...

03 luglio, 2011

chi o cosa sono...

Qui dietro falsa identità cercherò di trasmettere me stessa. Alla continua ricerca di domande, alla continua ricerca di risposte...

Sono l'ambiguità fatta a persona, il bianco e il nero, il tutto e il niente... vedo sempre troppe variabili, il mio pensiero nn si limita... Credo nell'equilibrio tra le cose, credo nell'amore puro, credo in "dio" (se la vostra visione di dio non è limitata da una qualche grande religione monoteista), credo agli alieni (perchè non dovrei? siamo formiche sulla superficie di un sassolino che fluttua nell'infinito..), credo nella pace (se ognuno la coltivasse dentro sè vivremmo tutti meglio), credo nella reincarnazione e altre mille cose su cui si può discutere per epoche intere senza raggiungere una fine.. Io lo chiamo filosofeggiare, e mi capita di farlo spesso. Inizio a pormi domande cercando risposte coerenti e quando tutto ha un senso logico la testa può riposare. Solo con il confronto ho la possibiltà di ampliare le mie idee, di trovare le falle nei miei ragionamenti, di migliorarle, ma fondamentalemente ciò in cui credo l'ho raccontato poco sopra...
detto ciò si sta facendo tardi.. è ora di andare a letto.
questa sera non si vede la luna...